Una seconda chance, un’altra opportunità per gli ex detenuti che possono tornare a inserirsi attraverso un percorso di inclusione sociale. E’ questo l’obiettivo del progetto che stanno conducendo insieme Amedeo Manzo, presidente della Banca di credito cooperativo di Napoli, il maestro di judo Gianni Maddaloni con il sostegno dell’ex procuratore capo Giovandomenico Lepore.
“Una iniziativa che mira a consentire loro di trascorrere anche un Natale più sereno con un contributo economico e soprattutto con la costruzione di una sinergia tra Banca, associazionismo, mondo dello sport e società civile. Il miglioramento sociale ed economico dei nostri territori rappresenta un obiettivo prioritario e la collaborazione con chi quotidianamente opera nelle zone più disagiate è un impegno che intendiamo perseguire con costanza per ottenere risultati duraturi per la nostra cittadinanza”, dichiara il presidente della Bcc di Napoli Amedeo Manzo che già nei mesi scorsi ha attivato percorsi sociali nel quartiere Scampia in collaborazione con Gianni Maddaloni “che ha sottolineato l’importanza della vicinanza di una banca di territorio come la BCC a questi temi”. Attività sempre condotta insieme all’ex procuratore capo Giovandomenico Lepore di recente anche con la consegna di zainetti per la scuola a un centinaio di piccoli alunni delle scuole del quartiere a Nord di Napoli.”Il nostro intento è quello di operare nei territori più difficili attraverso una forte azione sociale perché la repressione, benché necessaria, non può essere sufficiente. In particolare è importante mostrare che una seconda opportunità è possibile, che i momenti critici possono essere superati mettendosi a disposizione della società come fanno gli ex detenuti che il maestro Maddaloni sostiene e organizza in attività sociali per esempio come la cura del verde pubblico. Alcune migliaia di euro subito per un Natale sereno e un accordo per garantire ad un gruppo di ex detenuti alcune centinaia di euro per il 2014 rappresentano un altro tassello di un percorso di vicinanza alle fasce più deboli che noi stiamo conducendo da tempo e che prossimamente proseguirà con una visita nel carcere di Secondigliano”, conclude Manzo.